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RadicalMente

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La Rassegna RadicalMente è stata pensata per riflettere sui temi portanti della contemporaneità. “Radicalmente” è un avverbio composto formalmente dalla parola “radicale”, dal latino radix (radice), e il suffisso -mente, che presenta una chiarissima assonanza con l’intelletto umano. La rispettiva derivazione dei termini ci fanno intendere meglio lo stretto legame tra le due parole. Il termine “mente”, prima ancora di essere pensata nella sua accezione latina di mens, è riconducibile al significato greco di μιμνήσκω: “ricordare”. Si esplica in tal molto lo stretto connubio delle due parole. Ricordare è infatti uno sguardo al passato, alle radici e la memoria è ciò che ci rende propriamente umani. La parola “radicalmente” è nello stesso tempo caleidoscopica, perché, nel suo significato più ampio, svela la necessità di tenere i piedi ben saldi alle proprie radici per far sì che la mente compia i voli verso “l’oltre”. Ci svela però anche il bisogno, connaturato all’essenza dell’uomo, dell’oltrepassamento, affinché le radici non siano confinamento. Il viaggio di Ulisse ne è l’emblema, il bisogno di oltrepassamento dei confini del mondo allora conosciuto arricchisce il significato del ritorno alle origini. Senza il viaggio non ci sarebbe stato il significato del ritorno alle radici.

Infine, il significato più letterale del termine, quello avverbiale. Radicalmente dev’essere la ricerca di senso; radicalmente la lotta alle ingiustizie; radicalmente l’amore. Come radicalmente dev’essere la comprensione dei luoghi concettuali che l’uomo frequenta: la bellezza, la democrazia, la femminilità, la comunità… La ricerca di questi significati va condotta radicalmente, ripercorrendo cioè i suoi nuclei concettuali più puri, la loro radice. La rassegna è perciò pensata come un viaggio concettuale e il veicolo di trasporto è il libro che di volta in volta, nei vari appuntamenti viene presentato.

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